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Cos’è il Forest Bathing, il “bagno nella foresta” giapponese che sta prendendo piede anche in Italia

18 aprile 2018

L'ultima tendenza del benessere? Il Forest Bathing, letteralmente un bagno nella foresta. Per dirla in giapponese, Shinrin-yoku. È in Giappone infatti che questa pratica (che in fondo c'è da sempre, in moltissimi luoghi ricoperti di boschi) è diventata una vera e propria arte, con le sue regole e i suoi riti.

Merito del Ministero nipponico dell'Agricoltura che, nei primi anni Ottanta, coniò il termine dopo aver finanziato studi e ricerche che stabilivano i grandi benefici del passeggiare nei boschi. Un passatempo nazionale all'epoca già praticato, ma che con l'avallo ufficiale è diventato sempre più diffuso e popolare, anche oltre i confini nazionali.

A portare il Forest Bathing negli Stati Uniti è stato poi un articolo del magazine Outside, che ha diffuso la moda e fatto nascere percorsi e resort dedicati. Dall'America all'Europa, fino all'Italia, il passo è stato breve: il primo tragitto ad hoc è stato aperti in Piemonte nel 2015, nell'Oasi Zegna, e ora in Trentino sta per inaugurarne un altro (il prossimo giugno).

Il Forest Bathing, comunque, non è solo una moda del momento: secondo molti, questa pratica nei prossimi decenni sarà sempre più diffusa; per molti sarà "il nuovo yoga". Le ragioni? Prima di tutto, genera un grande benessere, psichico e fisico. Grazie al contatto con la vegetazione e con tutte le sostanze emanate dagli alberi, un bagno nei boschi migliora il sonno, rafforza il sistema immunitario, aiuta a combattere infezioni e altre patologie e a prevenire gli attacchi cardiaci. Inoltre, ci dà più energia, una pelle più liscia e un umore molto più allegro.

Merito dei monoterpeni, sostanze volatili prodotte dalle foglie, che possiamo inalare respirando a fondo. Ma anche, probabilmente, della bellezza della natura, che camminando con lentezza - regola di base del Forest Bathing - si può ammirare al meglio. Ogni pianta e ogni albero hanno benefici particolari e diversi; l'importante è "immergersi" per almeno tre ore, meglio se per più giorni consecutivi.

La scienza, in questo caso, non fa che confermare qualcosa che abbiamo sempre saputo: stare nel verde e all'aria aperta fa bene. Proprio come dicevano le nostre, saggissime, nonne.

In Cover, il Bosco del Sorriso nell'Oasi Zegna in Piemonte. Via Pagina Facebook @OasiZegna
Fonte: 1.

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