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Tropicalia, la serra a cupola che conterrà due ettari di foresta e una cascata di 25 metri e approderà anche alla Biennale di Venezia

01 luglio 2021

A Venezia verrà presto presentata Tropicalia, la serra a cupola più grande del mondo. L’ambito sarà quello della Biennale, di sicuro una delle vetrine più prestigiose per l’ambizioso progetto portato avanti dallo studio francese Coldefy. Sotto la copertura posta a 35 metri di altezza e composta di cuscini d’aria in etilene tetrafluoroetilene, troverà posto una vasta foresta tropicale di oltre 20.000 metri quadri mantenuta alla temperatura costante di 26 gradi, arricchita da una cascata di 25 metri e da moltissime specie vegetali e animali, tra cui farfalle, colibrì, pesci e rettili.

È proprio l’ideatore, Thomas Coldefy, a delineare i propositi che muovono i suoi piani, ovvero di “collaudare” l’impatto delle strutture artificiali sul nostro quotidiano, e al contempo ridefinire il concetto di architettura:

“Le città crescono e cambiano rapidamente, la qualità dell’aria è sempre più influenzata dagli effetti del cambiamento climatico e l’equilibrio tra ambienti naturali e artificiali diventa difficile da gestire. Ecco quindi che il progetto Tropicalia si interroga sull’impatto delle strutture artificiali nella nostra vita, e apre una discussione più ampia sul ruolo che dovrebbe assumere, oggi, la domanda ‘Dov’è l’architettura nel mondo moderno?’”

La risposta a questa domanda trova per Coldefy indicazioni importanti nell’antichità, in quel concetto di “domus” che rappresentò in antropologia un fenomeno unico e senza precedenti, “un sistema autosufficiente caratterizzato dal perfetto equilibrio tra uomo, natura e animali, in grado di evolvere insieme con conseguenze ed effetti che nessuno avrebbe potuto immaginare”. L’intento primario è infatti quello di creare un ambiente naturale che, seppure separato da quelli circostanti, non generi una frattura nel paesaggio, bensì lo integri e si fonda con esso.

Secondo il progetto la serra sorgerà nel 2024 in Francia, nel cuore della Côte d’Opale, tratto di costa sulla Manica di fronte alla Gran Bretagna. Punterà su alcuni concetti imprescindibili come l’essere carbon positive, la costruzione di un isolamento termico ottimale e una completa autosufficienza energetica, permettendo che tutto il calore prodotto dall’effetto serra venga riciclato e stoccato.

La mostra che racchiude presentazioni e dettagli su Tropicalia – “Architecture, Materials, Innovative Systems”, evento collaterale della 17° Biennale di Venezia  in scena fino al 21 novembre presso lo Squero Castello – è una presentazione dei risultati delle ricerche riguardanti le unicità architettoniche e ingegneristiche della serra. Inoltre è un’occasione per regalare un’esperienza immersiva ai visitatori, con la possibilità di entrare – anche se virtualmente – nello foresta artificiale tramite video, miniature e materiali che proiettano il pubblico in una delle più innovative strutture artificiali del futuro. sitatori, dando la possibilità di entrare – anche se virtualmente – nello scenario artificiale tramite video, miniature e tutta una serie di oggetti e schemi che proiettano il pubblico in quella che si propone come una delle una delle più innovative strutture artificiali pronte a nascere nel futuro. Un angolo di mondo tutto nuovo che potrebbe presto entrare a far parte delle nostre esistenze.

Cover via pagina Facebook @CAAU.fr (Coldefy & Associés Architectes Urbanistes)

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