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Architettura & Design
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Autunno in glamping: il design di lusso per un nuovo comfort in campeggio

20 settembre 2021

L’autunno, i suoi colori intensi e ramati, il foliage dei boschi, le prime nebbie mattutine, la luce che si fa radente, i cieli stellati. La stagione perfetta, insomma, per provare l’esperienza del glamping, fenomeno di tendenza esploso soltanto negli ultimi anni che combina lo stile di vita en plein air con la volontà, però, di farlo senza rinunce e con tutte le comodità contemporanee.

Glamour nella natura

“Il glamping deve la sua popolarità principalmente all’insolita combinazione di stravaganza in alloggi di qualità a 5 stelle e la pace della natura selvaggia circostante si leggeva sul quotidiano The Guardian, nel 2010. Il neologismo, usato per la prima volta nel Regno Unito nel 2005, è infatti ottenuto dalla fusione delle parole glamour + camping – sta proprio ad indicare: campeggio si, ma con tende di lusso e super-accessoriate, in un giusto mix tra ecologia, comfort e design. Del resto, la sua radice glam fa riferimento alla presenza di fattori che non devono e non possono passare inosservati.

E il curioso mix funziona, a quanto pare. Mai come ora questo approccio eco-chic, gipsy e bohemién – che va incontro alle esigenze di sostenibilità e basso impatto ambientale sui territori – sta ridefinendo una fetta importante del settore alberghiero di alto livello. Specialmente tra le nuove generazioni, particolarmente attente alla questione green e desiderose di riscoprire un contatto diretto con la natura selvaggia, vivendo un’esperienza immersiva.

Per chi è il glamping?

Il perfetto glamper, se dovessimo azzardare un identikit, è un tipo a cui piace trascorrere del tempo e fare attività all’aria aperta ma anche a cui, a fine giornata, piace dormire su un comodo materasso con lenzuola lussuose, fare un bagno nell’idromassaggio esterno o cenare al lume di candela con una cucina gourmet. Che sia un caravan o una tenda Safari, i glampers credono che ogni vacanza debba includere un tocco di classe. I glampers cercano relax, siti naturali incontaminati, qualità del cibo, nuove esperienze, molta privacy e buon design, in modo da vivere al meglio il tempo della vacanza con la famiglia o in coppia, alla ricerca di fughe romantiche ma avventurose.

Questo tipo di turismo responsabile a cinque stelle, infatti, capace di offrire una permanenza di alto livello pur in un ambiente selvatico, non ha fatto che crescere esponenzialmente nell’ultimo decennio e gli esperimenti in tal senso – oltre che i produttori e gli investitori –  si sono moltiplicati in giro per il mondo, con un’offerta sempre più vasta di occasioni differenti di vivere questa vacanza, da un punto di vista paesaggistico, architettonico, esperienziale. Dal Sudafrica alla Finlandia, dall’Antartide alla Thailandia, da Bali alla California passando per Australia, Marocco, Norvegia, Svizzera, Francia e Germania, solo per citarne alcuni.  Ma anche in Italia, dove il primo glamping resort ha aperto nel 2009, gli esempi non mancano, anzi continuano ad aumentare, da Nord a Sud.

Tende sì, ma extra comfort

In generale, le caratteristiche imprenscindibili comuni che devono avere le strutture che si definiscono glamping sono: il contesto naturale di grande fascino in cui sono inserite che tenga conto degli habitat e delle condizioni climatiche locali, rispettandole, che si tratti di mare, lago o montagna; l’offrire servizi di alta qualità pur facendo vivere l’esperienza di un campeggio, e il design spesso sperimentale con cui vengono progettate e realizzate, inclusi i materiali che devono essere per lo più naturali e a Km0. Vien da sé che i costi per questa tipologia di alloggi non sono i medesimi di un normale campeggio. Le strutture, ispirate alla filosofia dei safari lodge, possono essere di differenti tipologie: tende XXL extra lusso, tepees, yurte e wigwam (rispettivamente tipiche di popoli asiatici e dei nativi americani), micro bungalow o cottage, case sull’albero, vecchi caravan o domes, bolle/cupole geodetiche parzialmente trasparenti da cui godere, giorno e notte, di una vista unica, a stretto contatto con la natura circostante. In comune, pur nelle loro differenze tipologiche e dimensionali, condividono la filosofia ecofriendly di far vivere il lusso all’aria aperta, combinando la spensieratezza a molte comodità.

Creare un glamping che dia alle persone la possibilità di vivere la natura più da vicino, fornendo anche un’esperienza architettonica unica ma molto rispettosa del contesto, vuol dire porre particolare attenzione al design, sia outdoor che indoor, con le strutture dotate di ogni comfort: letti a baldacchino, chaise longue e day-beds, vasche idromassaggio, aree wellness e spa, aria condizionata, riscaldamento e docce king size, angoli bar, mobili e arredi be-spoke, meglio se realizzati da artigiani locali con materiali locali. Le stesse finiture d’interni sono pregiate; le stoffe, gli imbottiti, i tappeti, i rivestimenti, le essenze di legno e le pietre naturali.

Largo spazio poi agli elementi di punta; le ampie pedane esterne  – spesso in dogato di legno e talvolta a sbalzo – su cui poter godere di un braciere comodamente seduti o di una piscina con vista panoramica. O su cui andare a sedersi appena svegli, lasciando che la mattinata scorra per ore, contemplando scenari naturali mozzafiato immersi nel più prezioso silenzio.

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