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Architettura & Design
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Una casa progettata da Frank Lloyd Wright è in vendita e rappresenta appieno la sua filosofia

18 gennaio 2021
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Si trova a Glenview, a circa 40 chilometri a nord-ovest di Chicago: la John Carr House progettata da Frank Lloyd Wright nel 1950 è ora in vendita per poco meno di 1,7 milioni di dollari. Questa costruzione negli ultimi 70 anni è stata di proprietà di due famiglie, ognuna delle quali ha rispettato e mantenuto la visione lineare e pulita ma allo stesso tempo calda e avvolgente di Wright. Gli interni sono infatti in totale armonia con l’ambiente esterno com’è tipico della filosofia del grande architetto americano.

L’unica casa progettata da Frank Lloyd Wright nel sobborgo di Chicago riflette il cosiddetto stile “usoniano”, un termine che egli stesso coniò per descrivere l'architettura ispirata al paesaggio americano e che deriva da “usonia” ovvero una storpiatura di “usona”, acronimo di “United States of North America”, in sostanza un altro modo di dire “americano”. Le case usoniane erano caratterizzate dal loro essere spesso a forma di L, di dimensioni modeste e basse, costruite con materiali che richiamavano, anche nei colori, il terreno circostante. E la John Carr House è stata progettata utilizzando proprio la classica tavolozza delle materie prime di Frank Lloyd Wright con i pavimenti in pietra distribuiti in ogni ambiente della casa che è composta da quattro camere da letto, tre bagni classici e uno più piccolo.

Dotata di ben quattro camini che la rendono estremamente calda e confortevole anche nelle fredde serate invernali, all’esterno presenta una piscina interrata riscaldata circondata da vegetazione boschiva ma che può essere utilizzata in qualsiasi condizione meteo.

Osservando la planimetria della casa si nota quanto fosse importante per Wright progettare non solo in modo funzionale ed evitando gli sprechi, ma anche pensando alla convivialità e alle vite che in quella casa avrebbero vissuto. Ed ecco dunque un’altra caratteristica delle case usoniane, di cui la John Carr House è un esempio perfetto, ovvero un unico grande ambiente diviso in zone a seconda delle attività domestiche che vi si svolgevano. E quindi muretti bassi o mobili divisori al posto di pareti per dare un maggior senso di libertà e la cucina che diventa un vano separato ma contiguo agli spazi comuni, prima fra tutti la sala da pranzo-soggiorno.

Per dare luminosità agli ambienti progettò lucernari in ogni vano in modo che il sole vi potesse entrare sempre, oltre a intere pareti di finestre (nella John Carr House si contano quasi 30 porte-finestre) col duplice scopo di scaldare ma anche di integrare completamente l’interno con l’esterno.

Il caratteristico tocco di Wright si nota anche nell’utilizzo del mogano dell’Honduras per le travi dei soffitti, sia interni che esterni, e il “breeze block” ovvero pareti non intonacate realizzate con blocchi di cemento che restituiscono un’atmosfera rustica ma che servono anche ad abbattere i costi di realizzazione. Le ultime case di Wright infatti, nonostante fossero pensate per la media borghesia e quindi non per un’utenza particolarmente facoltosa, sono interessanti quanto quelle più lussuose. “Vi assicuro che nulla è più stimolante del portare nelle case in cui vivono i nostri cittadini le qualità di un’opera d’arte”, amava ripetere l’architetto statunitense, sapendo di poter tenere fede a tale promessa.

A parte l’inserimento della piscina riscaldata nel 1958, la famiglia Carr non ha apportato grosse modifiche a questa casa che nel 1965 fu venduta a Edward e Carol Ann Busche. Architetto industriale di formazione, Edward Busche aggiunse una camera da letto per ricavare più spazio per la zona giorno. Tali modifiche però vennero realizzate senza sacrificare l'autenticità del design usoniano di Wright.

A differenza di molti altri progetti di Wright, questa casa è rimasta sempre fuori dai giri turistici e gli stessi Busche hanno dichiarato di aver fortemente voluto che la loro proprietà, seppur di grande pregio architettonico, restasse semplicemente la loro casa, al riparo da visitatori e turisti.

Messa oggi sul mercato solo per la seconda volta da quando è stata commissionata, questa costruzione a un piano, comprensiva di arredi disegnati dallo stesso Wright, si trova all'interno di una riserva naturale conosciuta come The Grove ed è stata più volte inserita in prestigiose pubblicazioni di design.

Articolo di Patrizia Vitrugno

Foto courtesy Dwell

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