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Dopo quasi due secoli, una nuova tonalità di blu è disponibile per tutti. Si chiama YInMn ed è stata scoperta nel 2009 nel laboratorio di Mas Subramanian, chimico della Oregon State University, per puro caso. Uno dei ricercatori stava infatti esplorando le varie proprietà chimiche di alcuni metalli, tra cui il manganese, per realizzare una nuova fibra ad alta conducibilità da impiegare nel settore dell’elettronica. Una volta riscaldati gli elementi a circa 1200 gradi Celsius, cio che è uscito dalla fornace ha sorpreso tutti: un pigmento blu brillante. YInMn è l'ultima tonalità di blu ad essere stata sintetizzata, a distanza di più di tre secoli dal blu di Prussia del 1706, di due dal blu cobalto del 1802 e circa 150 anni dopo il blu di Brema del 1858.
Il nome YInMn deriva dai simboli della tavola periodica degli elementi che lo compongono, cioè ittrio (Y), indio (In) e manganese (Mn), ma come ha precisato Subramanian “il colore è parte dello spettro, tecnicamente non si può scoprire. Si può però scoprire un materiale che è di un determinato colore”. Sin dai tempi antichi, i pigmenti blu sono stati notoriamente chimicamente instabili: molti sbiadiscono facilmente e contengono materiali tossici. Il fatto che YInMen, conosciuto anche come MasBlue, sia stato sintetizzato a così alte temperature lo rende invece relativamente stabile. Tra le sue proprietà più importanti, vi è quella di riflettere la radiazione infrarossa, in modo tale da diminuire il riscaldamento da irraggiamento luminoso di tutti gli oggetti verniciati grazie alla sua struttura cristallina, che permette anche che la sua vividezza non diminuisca nemmeno quando mescolato a diluenti come acqua o olio. Brevettato nel 2012, è iniziato a essere utilizzato per l’uso industriale nel 2017 mentre oggi è disponibile per tutti.
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