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Arte
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Nella Domus Aurea vanno in scena la Storia e l’arte raccontate attraverso le potenzialità del digitale

28 luglio 2021

Sarebbe bello poter ripercorrere i tocchi artistici, le atmosfere e lo stupore dei grandi pittori rinascimentali all’interno della Domus Aurea di Roma. È proprio questo l’intento dell’esperienza multisensoriale di scena fino al 7 gennaio 2022 nella capitale, dedicata a Raffaello e che offre la riscoperta delle antica pittura parietale, le grottesche. Inserendo il tutto in un sentiero a metà tra spazio espositivo e interattivo, tra narrazione e viaggio  personalizzabile.

Il progetto si chiama “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche e prende avvio in occasione della riapertura della Domus Aurea, dopo i lavori di rinnovo nell’impianto di illuminazione che adesso ne risalta ancora di più gli spazi e le decorazioni. La Domus Aurea, era la residenza neroniana e per la prima volta accoglie questa esposizione in occasione del cinquecentenario della morte di Raffaello Sanzio.

Sarebbe decisamente riduttivo chiamarla mostra, perché le installazioni interattive e sonore permettono di immedesimarsi in Raffaello attraverso i suoi lavori, ritrovarsi di fronte al mitico Laocoonte nell’oscurità di un suggestivo ambiente sotterraneo ed effettuare un excursus storico, narrativo e di ricerca talmente immersivo da restituirci tantissimo in termini di conoscenza e comprensione.

Il percorso della mostra per riscoprire le grottesche, ossia la pittura antica sepolta per l’appunto nelle “grotte” e dimenticata poi nell’immenso palazzo,  si sviluppa dalla Sala ottagona di respiro romano imperiale fino alle Stanze di Achille a Sciro e di Ettore e Andromaca, con affreschi delle celebri grottesche.

Scenari talvolta inquietanti, talvolta serafici, in ogni caso suggestivi, che delineano una dimensione della visita totalizzante, parte di quella già citata esperienza multisensoriale digitale che è stata progettata ad hoc dallo studio Dotdotdot per Raffaello  e la Domus Aurea. Promosso dal Parco archeologico del Colosseo e prodotto da Electa; l’evento si propone come metodo per assaporare il fascino della storia e dell’arte antica sepolte nella Domus Aurea, e lo fa assumendo una prospettiva multimediale, che possa dare vita a veri e propri “ponti concettuali e di contenuto tra capitoli tematici apparentemente distanti in un lasso temporale ampio”, per usare le parole di Laura Dellamotta, co-fondatrice e Manager di Dotdotdot.

Le proiezioni digitali coinvolgeranno, quasi nella loro quasi interezza, le mura antiche, in un sapiente connubio di passato e presente che punta ad annullare distanze spazio-temporali quasi a volersi porre come un viaggio nel tempo. Viaggio durante il quale ogni singolo elemento – dal sonoro alla luce passando per il clima, la scenografia, lo storytelling e il  videomapping – è curato e studiato al dettaglio, con una serie di combinazioni e incastri che ne creano un evento davvero unico nel suo genere.

Cover via ufficio Stampa dell’iniziativa Dotdotdot.

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