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La torre dei cavalli azzurri, l’opera perduta di Franz Marc tutta da riscoprire

28 luglio 2021

Franz Marc è universalmente considerato uno dei pittori simbolo dell’espressionismo tedesco, capofila di quella cerchia di artisti il cui sforzo cruciale consisteva nel delineare l’universo di emotività e sentimenti, di scenari mentali e percorsi rappresentativi. E sono questi tratti a comporre il cuore valoriale ed espressivo di una delle sue opere migliori: “La torre dei cavalli azzurri”. Un dipinto che voleva raccontare gli animali attraverso i loro stessi occhi, isolandoli dai contesti rurali e cogliendo la loro essenza, attraverso una struttura geometrica e un uso del colore, con una palette in cui predominano giallo e blu, in grado di creare un potente movimento verso l’alto. Peccato che, purtroppo, il quadro sia andato perduto.

Oggi non è quindi possibile ammirarlo se non attraverso le poche fotografie che ci sono pervenute, eppure esso riveste tuttora un valore enorme nel panorama dell’arte espressionista. Franz Marc ritraeva nei suoi dipinti perlopiù animali, e in modo particolare cavalli, che erano il simbolo dell’innocenza e della purezza per eccellenza. Per questo nei suoi dipinti cercava di astrarre gli animali da un contesto realistico e di dipingerli in un ambiente quasi onirico, riuscendo a carpire la loro forza e possenza senza sacrificare l’elemento di innocenza, di purezza, di evidenza di una natura candida e incontaminata.

A differenza delle altre opere dell’autore, tuttavia, “La torre dei cavalli azzurri” è portatrice di un significato simbolico legato al suo triste destino. La scomparsa dell’opera ha origini lontane nel tempo; furono i nazisti a portare via il dipinto dalla Galleria d’arte di Berlino per includerlo all’interno della Mostra d’Arte Degenerata, avviata nel 1937 a Monaco, che aveva come obiettivo la denigrazione dell’arte moderna e delle sue peculiarità astratte, distanti anni luce da quella concretezza e da quel razionalismo richiesto dall’ideologia corrente.

Fu una protesta dei veterani – motivata dal fatto che Mark era morto proprio combattendo per il suo Paese – a salvare il dipinto dalla galleria della vergogna. Eppure, nonostante questo coraggioso salvataggio, l’opera poi finì in mano a Hermann Göring, che lo inserì all’interno della sua collezione privata. Proprio questo passaggio sembrerebbe essere causa del definitivo smarrimento dell’opera. L’ultimo avvistamento risale al 1945 nella Haus am Waldsee, una sfarzosa residenza privata di Berlino Est, adesso adibita a galleria d’arte. Da quel momento in poi de “La torre dei cavalli azzurri” non si ebbero più notizie.

Eppure, l’opera non è stata mai dimenticata, e oggi un team di artisti, Factum Arte, sta cercando di riportare in vita il capolavoro perduto di Franz Mark, replicandolo con precisione. La ricerca del team è partita dall’analisi dei colori, della palette cromatica, ma anche da studi proporzionali e indagini approfondite sulle foto del dipinto. La speranza è quella di poter godere ancora di questa magnifica opera, anche se non nella sua versione originale.

Cover via Facebook

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