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Che cos’è la Grande Muraglia Verde e cosa ha a che fare con Tokyo 2020

13 luglio 2021

Dal 2007, una lunga cintura formata da milioni di alberi piantati lungo il confine meridionale del deserto del Sahara, combatte la desertificazione della regione del Sahel. Migliaia di chilometri di agricoltura sostenibile che nascono allo scopo di rallentare l’avanzata del deserto, in netta accelerazione negli ultimi anni per via del cambiamento climatico. Il progetto è stato soprannominato Great Green Wallla Grande Muraglia Verde, una nobile iniziativa coordinata dall’Unione Africana che punta a migliorare la qualità della vita di milioni di persone. Salvando i terreni e di conseguenza generando nuove attività a posti di lavoro, l’obiettivo è di ripristinare 100 milioni di ettari di terreno e offrire 10 milioni di nuovi posti di lavoro green entro il 2030. Un sogno che da oggi diventa ancora più concreto grazie alla virtuosa proposta del Comitato Olimpico Internazionale (CIO).

In occasione delle imminenti Olimpiadi di Tokyo 2020 – che, dopo l’amara cancellazione dell’anno scorso, finalmente in questo 2021 potranno avere luogo – il CIO si è infatti impegnato a compensare le emissioni di gas ad effetto serra della manifestazione sportiva aderendo alla “Great Green Wall for the Sahel and Sahara” e piantando oltre 350mila alberi, dando vita a quella che sarà chiamata “Foresta Olimpica”. Una zona verde che avrà un’estensione di 2.120 ettari e coprirà circa 90 villaggi.

Oltre all’immediato presente, nei piani dell’organizzazione c’è anche il futuro della manifestazione sportiva per eccellenza. In linea con gli obiettivi fissati dall’Accordo di Parigi, il Comitato Olimpico Internazionale ha programmato di ridurre le proprie emissioni di carbonio del 30% entro il 2024 e del 45% entro il 2030. Va ricordato inoltre che proprio lo scorso anno, il CIO ha annunciato che tutti i Giochi Olimpici dovranno essere “climate positive  vale a dire non pesare in nessun modo sul clima – dopo il 2030. In sostanza dovranno rimuovere più carbonio dall’atmosfera di quanto ne creino. Già Tokyo 2020 e Pechino 2022 si sono impegnate per lo svolgimento di competizioni a zero emissioni, mentre Parigi 2024 ha annunciato l’ambizione di diventare la prima manifestazione completamente “climate positive”. 

Lo sforzo del CIO segue il percorso ormai quindicennale tracciato della Grande Muraglia Verde. Grazie alla realizzazione della “Foresta Olimpica”, pronta a sorgere tra i villaggi in Mali e Senegal, il progetto coinvolge sempre più realtà nella cruciale lotta al cambiamento climatico.

Cover via wownature.eu

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