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Fotografia
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Lisetta Carmi, tra le più grandi fotografe del secondo dopoguerra, è in mostra a Nuoro

25 febbraio 2021

Tra le grandi esponenti della fotografia del Novecento, Lisetta Carmi è la protagonista della mostra Lisetta Carmi. Voci allegre nel buio. Fotografie in Sardegna 1962-1976, un’antologia realizzata dal MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro aperta fino al 13 giugno. L’esposizione, composta da centinaia di scatti in bianco e nero realizzati in quasi 15 anni, si inserisce nel dialogo portato avanti dall’istituzione culturale sul rapporto tra fotografia e Sardegna, iniziato con la precedente retrospettiva su Guido Guidi.

Ispirata dai resoconti di Maria Giacobbe, maestra elementare che descriveva la povertà di Orgosolo nella rivista Il Mondo, Carmi raggiunse per la prima volta l’isola nel 1962 e da lì cominciò a ritrarne soprattutto gli ambienti intimi della casa, i luoghi di culto, le feste tradizionali e gli spazi di lavoro. Dall’uso della fotografia come uno strumento di indagine antropologica e di denuncia sociale, ecco venir fuori l’immagine di una terra molto povera e ancora fortemente legata all’economia rurale com’era la Sardegna di allora, in cui la fatica del lavoro accomuna uomini, donne e bambini.

Accanto agli scatti in bianco e nero, la mostra presenta anche una serie inedita di diapositive a colori dell'entroterra sardo – boschi, fiumi e laghi colti nella loro dimensione più arcana ed evocativa. Il percorso espositivo è completato dalla serie Genova - porto, frutto di un servizio fotografico sugli operai realizzato nel 1964 per denunciarne le condizioni di lavoro, e da I Travestiti, un reportage sulla comunità dei travestiti del capoluogo ligure a cui Carmi si era avvicinata durante una festa di Capodanno nel 1965.

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