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Cecilia Alemani dirigerà la Biennale 2021. È la prima donna italiana a ricevere l’incarico.

03 marzo 2020
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Germano Celant, Achille Bonito Oliva, Francesco Bonami: sono tanti gli italiani che hanno portato lustro alla Biennale di Venezia, una delle più importanti esposizioni di arti visive al mondo. Per la 59esima edizione, che si svolgerà nel 2021, per la prima volta sarà una donna italiana a dirigerla: Cecilia Alemani.

Già curatrice del Padiglione Italia nel 2017, Alemani è conosciuta in tutto il mondo come responsabile di High Line Art, il progetto artistico della famosa High Line di New York. Alemani, nata a Milano nel 1977, si è imposta come curatrice a livello internazionale, prima lavorando a progetti indipendenti e poi ricevendo numerosi incarichi.

La sua curatela per il padiglione italiano alla 57esima Biennale, intitolata “Il Mondo Magico” dal saggio del 1948 di Ernesto de Martino, era stata particolarmente apprezzata: con le opere di Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey, Alemani aveva costruito un percorso di riflessione sul potere trasformativo del fantastico e del favolistico, recuperando la lunga tradizione italiana mistico-sacrale.

“È un grandissimo onore poter assumere questo ruolo in una delle istituzioni italiane più prestigiose e riconosciute al mondo”, ha dichiarato la nuova direttrice alla stampa rispetto alla sua nomina per la Biennale 2021. “Come prima donna italiana a rivestire questa posizione, capisco e apprezzo la responsabilità e anche l’opportunità offertami e mi riprometto di dare voce ad artiste e artisti per realizzare progetti unici che riflettano le loro visioni e la nostra società”.

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