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Il China State Railway Group, il gruppo statale delle ferrovie cinesi, intende raddoppiare la lunghezza della rete di treni ad alta velocità del paese entro il 2035. È da poco stato annunciato, infatti, un ambizioso piano per costruire 70mila km aggiuntivi in nuove linee high-speed che andranno ad aggiungersi all’estensione attuale e che saranno completate entro 15 anni, per collegare tutte le città cinesi con più di 500mila abitanti. Si tratta di un progetto senza precedenti che contribuirà a far ripartire alla massima velocità – è proprio il caso di dirlo – l’economia cinese.
Il costo del progetto è stato stimato dal governo in circa 4,5 trilioni di yuan, corrispondenti a circa 36 miliardi di euro. Gran parte di questa cifra arriverà dal debito, che potrebbe far aumentare la pressione sull’economia, ma è un investimento che la Cina conta di vedere presto ripagato, anche perché un tale dispiegamento di opere pubbliche, nonostante i costi, è in grado di ridare slancio alle finanze, come sottolinea Roger Vickerman, presidente del Transport Strategy Centre presso l’Imperial College di Londra. Che spiega: “I lavori pubblici sono un ottimo modo di ridare linfa all’attività economica. La prima di queste linee ad alta velocità fu costruita dopo il crash finanziario del 2008 e la Cina vede questa espansione come un mezzo per far ripartire l’economia anche in questa fase difficile”.
Il servizio ferroviario ad alta velocità, infatti, fu introdotto per la prima volta in Cina proprio in quel periodo, con la realizzazione di nuovi binari da un lato, appositamente costruiti per far viaggiare i convogli fino alla velocità di 350 km/h, e dall’altro con la ristrutturazione dei preesistenti per portarli a 250 km/h. La rete ferroviaria ad alta velocità cinese è già la più vasta al mondo: nel 2018 arrivò a coprire quasi 30mila km collegando 33 divisioni amministrative e si prevede che raggiungerà i 38mila km entro il 2025, con treni dalla velocità compresa tra 250 e 350 km/h, ma è già attiva la fase di sperimentazione dei convogli a lievitazione magnetica, che potrebbero toccare, almeno a livello teorico, i 600 km/h. Complessivamente, i primi sei mesi del 2020 – periodo del quale i nuovi investimenti stanziati dall’ente statale sono stati di oltre 245 miliardi di yuan in infrastrutture, segnando un aumento del 3,7% su base annua – hanno visto l’inaugurazione di 1.178 km di nuovi binari, compresi oltre 600 km destinati all’alta velocità.
Una rete ferroviaria rapida, efficiente e capillare è un mezzo indispensabile in un Paese immenso, dove fino a relativamente poco fa i trasporti su scala nazionale erano poco sviluppati. E che oggi punta sulla modernità: diversi convogli sono dotati di rete 4G e la loro velocità è anche tripla rispetto a quella media delle vetture sulle autostrade: tutto ciò li rende vantaggiosi per i passeggeri, specialmente per i viaggi più lunghi, anche perché il costo è molto più contenuto rispetto a quello dei voli aerei. Ma, soprattutto, sono un tassello importante per i trasporti di tipo commerciale, che miglioreranno notevolmente, diventando più rapidi e capillari.
Lo dimostra, ad esempio, il ponte sospeso della lunghezza di 11 km collocato tra Shanghai e Sutong, che ospita una ferrovia a quattro binari e un’autostrada a sei corsie e rappresenta il principale punto di attraversamento dello Yangtze, più noto in italiano come Fiume Azzurro. La mastodontica infrastruttura della lunghezza di 5,82 km – sorretta da torri alte 330 m e a cui si aggiungono 5 km circa di viadotti di collegamento – fa parte di una linea ferroviaria di 143 km, inaugurata nel primo semestre di quest’anno con l’apertura del servizio passeggeri il primo luglio scorso, a collegare le città di Shanghai, Suzhou e Nantong; l'obiettivo è quello di migliorare le connessioni da e per la regione economicamente strategica del delta dello Yangtze, nella quale entro il 2035 dovrebbero essere completati altri 1000 km di binari. La linea fa parte dell’ampia rete di binari per l’alta velocità che interessa la metropoli di Shanghai e che si unirà alla linea Nantong-Yancheng, attualmente in costruzione. Quando sarà completata, la linea permetterà di ridurre il tempo di percorrenza tra Shanghai e Nantong da tre ore e mezza ad appena un’ora e 6 minuti.
L’ambizioso progetto cinese dedicato all’alta velocità si aggiunge al complesso della Belt and Road Initiative – la cosiddetta Nuova Via della Seta – il vasto complesso di infrastrutture e collegamenti che la Cina ha in programma verso l’Europa, l’Asia e l’Africa e che permetterà al gigante asiatico di diventare osservatore privilegiato (e di intervenire) sulle economie locali. Un importante progresso per la Cina, che si conferma in gara per aggiudicarsi il titolo di potenza mondiale. Di sicuro, per il momento, nessuno può competere in velocità.
In copertina Nanjingnan Railway Station, Nanjing, Cina
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