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Madeline Miller, l’autrice che racconta il mito greco da un punto di vista inedito

22 giugno 2021

Mentre dedicava le mattinate a insegnare greco e latino al liceo, Madeline Miller ha trascorso tutti i suoi pomeriggi negli ultimi 15 anni a scrivere romanzi. Solo intrecciando i due impegni si possono comprenderne i parallelismi: entusiasta professoressa, ha sempre puntato all’obiettivo di garantire ai suoi studenti piena comprensione del mondo classico, pur senza privarli degli strumenti moderni per analizzarlo e criticarlo. Questo ha generato – oltre a centinaia di giovani statunitensi con solide basi di studio e capacità d’osservazione – due tra i bestseller storici più amati degli ultimi tempi.

Come Ulisse di ritorno a Itaca, la Miller ha impiegato dieci anni per scrivere il suo romanzo d’esordio, La canzone di Achille (The Song of Achilles). Nel 2011 il libro ha attirato le attenzioni del grande pubblico entrando nella lista dei bestseller del New York Times e ha vinto i prestigiosi premi Orange Prize for Fiction in Gran Bretagna e il Women’s Prize for Fiction. Il romanzo è stato definito l’omaggio di una studiosa all’Iliade e al contempo una sorprendente opera d’arte originale, che dà vita a un racconto unico nel suo genere. Come si fa a conciliare le due cose creando un prodotto coerente? Lasciando che duelli, guerre e strategie politico-militari restino sullo sfondo, puntando invece i riflettori sui sentimenti dei due protagonisti: Patroclo e Achille.

La loro storia di amicizia, amore, guerra e morte è cucita proprio addosso alle caratteristiche uniche dei due personaggi e ai contorni di un’epoca solenne e violenta, ma anche capace di importanti parentesi sentimentali e di sconfinata umanità.

Tutti tratti ed espedienti narrativi replicati con successo nel secondo romanzo di Miller, Circe, uscito nel 2018 negli USA ma arrivato in Italia solo a gennaio di quest’anno, nella traduzione di Marinella Magrì per Marsilio. Accolto dal favore dalla critica, è stato nuovamente candidato al Women’s Prize for Fiction. L’opera – in corso di adattamento come miniserie in otto parti prodotta da HBO Max – è incentrata sull’omonima ninfa ma non riguarda solo il classico episodio narrato da Omero nell’Odissea. Si tratta bensì di un focus su una figura femminile della mitologia narrata da una prospettiva femminista, inquadrando tutte le difficoltà della donna greca nell’antichità e tutti i limiti – espressivi, di pensiero e azione – imposti dai timori maschili.

Costretta sull’isola di Eea, la protagonista vive la sua condizione come una costante scoperta. Durante l’esilio infatti ha una serie di incontri che le permettono di confrontarsi con se stessa, con i suoi poteri e con i suoi limiti: Dedalo, Giasone, Medea, Penelope, Telemaco fino al celebre incrocio con Ulisse. Ogni confronto diventa occasione per raccontare un aspetto diverso della protagonista. Miller, abile al contempo a costruire una scenografia letteraria scrupolosa e ad approfondire quanto finora già descritto in letteratura, dà vita a una riscrittura del mito che ha proprio nell’elemento della novità il segreto del successo.

C’è poi un altro aspetto cruciale nella narrazione della scrittrice statunitense: il rapporto uomo-divinità. Circe è in questo senso un ibrido tra le due figure, caratteristica che ne altera in maniera decisiva i tratti. Avendo la possibilità di vivere in eterno, soppesa i suoi rapporti con gli uomini in una maniera differente, consapevole delle possibilità e dei limiti che il suo potere si trascina dietro: vedrà morire ogni persona che ama.

Ogni sfumatura di Circe è sottolineata dallo stile dell’autrice di Boston, fluido e incalzante, tanto vivo da trasmettere al lettore sensazioni visive, tattili, olfattive. Il tutto funzionale al desiderio di proiettare chi legge in un universo che la scrittrice padroneggia a tal punto da arricchirlo, rimodellarlo, narrarlo da un’angolazione inedita. Non a caso i suoi due romanzi sono stati tradotti in più di 25 lingue, mentre i suoi saggi sono apparsi sul The Guardian, sul The Wall Street Journal e su Lapham’s Quarterly.

Cover via Pagina Facebook @MadelineMiller

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