Letture
8 minuti
Musica
Musica

Quella volta che Aretha Franklin sostituì Luciano Pavarotti e salvò i Grammy

09 maggio 2022

New York City, siamo al Radio City Music Hall. È il 25 febbraio 1998 e tra pochi minuti inizierà la cerimonia per la quarantesima edizione dei Grammy Awards. Il pubblico è numeroso, specialmente per merito della presenza di una guest star internazionale: Luciano Pavarotti, il tenore che ha trasformato l’opera italiana in un fenomeno pop, facendo impazzire il pubblico americano. Ma sarebbe riduttivo parlare solo degli spettatori a stelle e strisce: milioni di persone collegati in diretta televisiva da tutto il mondo non vedono l’ora di assistere alla performance. In cartellone c’è la sua indimenticabile versione del Nessun dorma, eseguita da un’orchestra dal vivo e accompagnata dal coro. Prima di lui sul palco si esibiranno altre star amate dal pubblico come Sting e Aretha Franklin che, insieme a Danny Aykroyd, John Goodman e Jim Belushi, eseguirà Think per un revival del film The Blues Brothers.

Ad un tratto si palesa il peggiore degli scenari. Trenta minuti prima dello show arriva una telefonata direttamente da Luciano Pavarotti. I medici gli hanno sconsigliato di cantare. “Non mi sento molto bene. Non posso venire. Canterò per voi il prossimo anno”. Panico. Il produttore Ken Ehrlich corre nel camerino di Aretha Franklin con una richiesta tutt’altro che ragionevole. Sarà proprio lei a salvare lo show e a lasciare tutti a bocca aperta esibendosi in uno dei momenti più simbolici della storia dei Grammy.

Da Natural Woman a Nessun Dorma

È facile immaginare cosa sia passato per la mente di Ken Ehrlich in quel momento. Un paio di giorni prima Luciano Pavarotti era stato insignito del Premio MusiCares, riconoscimento speciale dei Grammy che viene consegnato alle personalità della musica molto attive nel sociale. In quella occasione era presente anche la divina Aretha che in onore del tenore aveva accennato una breve esibizione del Nessun Dorma. Una versione speciale, condita con quel tocco soul che l’ha sempre contraddistinta. Se c’è qualcuno che può salvare la serata, è lei.

Il producer ne parla prima con Jeff Scheftel, l’allora direttore media di Recording Academy, che gli suggerisce: “Abbiamo ancora del tempo! Dille di cantare Natural Woman, piace a tutti e potrebbe farlo anche senza preparazione”. È un piano, certo, ma non quello che ha in mente Ehrlich che si presenta dalla Franklin con una proposta disperata: “Te la senti di andare fuori e cantare Nessun Dorma al posto di Luciano Pavarotti?”.

La versione del brano in programma era stata provata e riprovata, arrangiata sulla tonalità del tenore italiano nei giorni precedenti. Aretha non ha mai assistito alla performance, lei è la regina del soul ma l’opera italiana ha un linguaggio totalmente differente. Eppure ha pochi dubbi: “Potrei sentire l’arrangiamento?”. Fortunatamente tutte le prove vengono registrate su cassetta. Il producer fa portare un registratore, inserisce il nastro e fa partire il brano. Ad Aretha bastano pochi attimi: “Sì, posso farlo”.

The Aretha Award

Se non si è informati bene sulla carriera di Aretha Franklin, appare difficile capire quanto sia grande il rischio che si è presa. Per comprendere il suo coraggio bisognerebbe conoscere la storia che la lega ai Grammy. Non è solo un palcoscenico quello su cui si sta per esibire per la prima volta in un pezzo fuori dal suo registro canonico. No, è il suo palcoscenico. Aretha Franklin aveva vinto un Grammy per la migliore esibizione vocale R&B femminile ogni anno dal 1968 al 1975. Otto consecutivi, al punto che in quel periodo il premio veniva chiamato “The Aretha Award”, il premio di Aretha. Sbagliare non è un’opzione percorribile.

Certo è che quando si parla di personalità geniali come Aretha Franklin il fallimento non è mai un’opzione realmente valida. Quella sera la Franklin sale sul palco, sorride alle facce un po’ sbigottite del pubblico e dell’orchestra che si aspettavano Pavarotti. A introdurla è Sting: “Signore e signori, Aretha Franklin!”. Quello a cui assisteranno subito dopo è probabilmente una delle esibizioni più indimenticabili che abbiano mai avuto luogo sul palco dei Grammy Awards.

Aretha Franklin non si limita a offrire una prestazione che ricalca la classica esibizione del Nessun Dorma. Ne realizza una vera e propria interpretazione che rende la sua versione inedita, irreplicabile. Durante il pezzo passa da un italiano stentato al testo inglese, poi torna all’italiano nel momento clou, il “vincerò” finale. Proprio in questo momento avviene la magia: dopo l’acuto Aretha impreziosisce il climax con un’anima soul, emozionante, calda. Nella parte finale dell’esibizione, anche chi non ama il mondo della musica può capire il valore della performance, lo sforzo per una mezzosoprano come lei di entrare in modo così personale e dirompente in una versione pensata per un tenore come Luciano Pavarotti.

Dopo quel momento il pubblico scoppia in una standing ovation. La telecamera cattura i volti increduli delle star presenti al Radio City Music Hall. LeAnn Rimes e Celine Dion sono sull’orlo della commozione. Rientrata nel backstage, Aretha incontra Jeff Scheftel: “Jeff, come sono andata?” , il producer è senza parole. Indica convulsamente fuori, dove il pubblico continua ad applaudire. "Ecco come sei andata, è stato grandioso".

In un’intervista dopo lo show, Aretha ammetterà che quel fuori programma si è trasformato in una delle sue performance più emozionanti. Dopo quell’esibizione la sua versione del Nessun Dorma è diventata uno dei pezzi simbolo dei suoi live. Ha continuato a proporla fino alla fine della sua incredibile carriera: un inaspettato regalo da parte del palco a lei più caro.

Credits

Cover: Aretha Franklin 1968, Atlantic Records. Distributed under Public Domain Mark 1.0 license via WikimediaLuciano Pavarotti (cropped), Kingkongphoto & www.celebrity-photos.com. Distributed under the Creative Commons Attribution-Share Alike 2.0 Generic license via Wikimedia

Immagine interna 1: Aretha Franklin, mike bouchard. Distributed under CC BY-NC-ND 2.0 on Flickr.

argomenti trattati

Vuoi informazioni sulla nostra consulenza e sui nostri servizi?

Naviga il sito e vedi tutti i contenuti di tuo interesse