Nel 2021, le imprese italiane hanno recuperato i volumi produttivi precedenti la crisi. I conti economici mostrano, però, un aumento dei costi maggiore di quello della produzione, con effetti sui margini. È proseguita, inoltre, la dinamica sostenuta del costo del lavoro, penalizzando la redditività, nonostante un onere del debito su livelli storicamente bassi.

Oltre questo, le imprese sono tornate ad investire, mostrando, però, ancora prudenza nelle decisioni di spesa. Negli ultimi tredici anni, i nuovi investimenti non sono riusciti neanche a compensare completamente l’invecchiamento del capitale, mentre le riserve di liquidità accantonate nei depositi hanno raggiunto livelli elevati. Gli effetti sulla produttività appaiono evidenti.

La maggiore complessità dello scenario che caratterizza questa prima parte del 2022 rende opportuno porre in essere un’adeguata politica degli investimenti, che ponga al centro la ricerca e sviluppo, per raggiungere nuove forme produttive che rendano l’intero sistema sia più autosufficiente che maggiormente sostenibile.

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