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Market Flash | Elezioni europee e implicazioni per i vari Paesi

Messaggi chiave

  • I risultati delle elezioni europee hanno mostrato di avere maggiori conseguenze di quanto atteso
  • La più grande sorpresa e la maggiore fonte di incertezza deriva dall’annuncio delle elezioni anticipate in Francia
  • La debolezza dell'euro e la pressione al rialzo sui rendimenti dei titoli di Stato dell'Eurozona potrebbero persistere nei prossimi mesi. I mercati azionari potrebbero, nel medio termine, beneficiare delle prospettive economiche globali positive e dell'aspettativa di tassi d'interesse più bassi

Elezioni Europee - Fatti e proiezioni
I risultati hanno portato maggiori conseguenze del previsto. Per quanto riguarda i vincitori e i vinti, non sono stati però molto diversi da quanto era stato segnalato dai sondaggi, con i partiti di centro-destra e di estrema destra che avanzano, a scapito dei partiti di centro-sinistra e di sinistra. I risultati preliminari suggeriscono che la super-grande coalizione del PPE, dell'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici e di Renew Europe, dovrebbe mantenere la maggioranza al Parlamento europeo. Ciò dovrebbe rendere probabile, ma non certa, la riconferma di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea. Sulla base delle informazioni attualmente disponibili, il PPE, il gruppo S&D e RE dovrebbero ottenere 401 seggi su 720 (56%), rispetto ai 417 seggi su 705 (59%) attualmente detenuti. 

Elezioni anticipate in Francia 
Il partito di estrema destra Rassemblement National (RN) ha ottenuto la quota maggiore di voti (circa il 32%), quasi doppiando il risultato del partito di Macron (15% circa), nell’ambito del più alto tasso di partecipazione in quasi trent'anni (del 52,5%).

Per quanto una forte performance del RN in Francia non sia stata una sorpresa, dati i sondaggi precedenti, il fatto che ciò abbia portato il presidente francese Emmanuel Macron a convocare elezioni parlamentari anticipate - che si svolgeranno il 30 giugno e il 7 luglio - ha dimostrato che le elezioni europee hanno avuto un impatto sulla politica nazionale francese molto più forte del previsto. A sole tre settimane dal primo turno, non è tuttavia garantito un cambiamento significativo nello scenario elettorale. Da notare inoltre che, l’ultimo precedente di elezioni anticipate, nel 1997 ha portato ad una perdita della maggioranza da parte del presidente Chirac.

L'impatto principale delle elezioni anticipate è quello di un aumento dell'incertezza politica: questo potrebbe pesare sul sentiment delle imprese. In effetti, un governo di estrema destra potrebbe avere implicazioni sulla direzione della politica fiscale (nel senso di minor disciplina fiscale), sull'attuazione delle recenti riforme strutturali (ad esempio la riforma delle pensioni che ha innalzato l'età pensionabile a 64 anni da 62 è stata osteggiata dal partito di estrema destra) e sui possibili effetti sulle relazioni con l'UE. 

Ci sono anche diversi modi in cui il cambiamento nel panorama politico in Francia potrebbe avere implicazioni per l'UE: 

In primo luogo, una «coabitazione» del presidente Macron con un governo di diversa matrice politica potrebbe influenzare i negoziati per la formazione della nuova Commissione europea, sebbene il presidente abbia la prerogativa in materia di affari esteri. Una vittoria del RN nel prossimo voto francese potrebbe ostacolare la conferma dell'attuale leadership dell'UE e quindi influenzare le priorità politiche.

In secondo luogo, un cambiamento nel governo francese potrebbe influenzare la probabilità di accordi a livello nazionale su differenti temi. Diversi programmi e accordi comunitari, tra cui la NGEU e le norme fiscali dell'UE, sono nati grazie a un contributo significativo della Commissione europea ma, in ultima analisi, dipendono da un accordo tra gli Stati membri.

In terzo luogo, un cambiamento delle prospettive economiche per la Francia può avere implicazioni a livello UE. Il peso della Francia sul PIL dell’Eurozona è di circa il 20% e solo grandi cambiamenti nelle proiezioni economiche avrebbero il potenziale per influenzare le dinamiche dell'UE. Tuttavia, l'aumento dell'incertezza a livello economico e aziendale potrebbe avere un impatto. Pur non ritenendo che ciò basterebbe a deragliare l'attuale ripresa dell'Eurozona, questa incertezza presenta comunque una nuova fonte di rischio.

I prossimi passi importanti
Nelle prossime settimane, l'attenzione sarà dunque rivolta alle elezioni francesi con i due turni del 30 giugno e del 7 luglio. Per quanto riguarda le elezioni parlamentari europee, la formazione dei gruppi parlamentari deve invece essere definita in anticipo rispetto alla prima sessione plenaria del Parlamento (16-19 luglio). La composizione finale di questi gruppi sarà importante e potrebbe avere riflessi sull’azione politica. I risultati preliminari suggeriscono che la super-grande coalizione del PPE, l'Alleanza Progressista di Socialisti e Democratici e Renew Europe, dovrebbe mantenere la maggioranza al Parlamento europeo, a sua volta rendendo probabile, (anche se ancora incerta), la rinomina di Ursula von der Leyen come presidente della Commissione europea.

Conseguenze per i mercati finanziari
La conseguenza ovvia dei recenti eventi è di accrescere l'incertezza e la volatilità dei prezzi di specifiche attività finanziarie. In genere gli eventi politici hanno un effetto limitato sui mercati a medio termine se non generano un impatto sistemico. Non ci aspettiamo che le elezioni possano cambiare in modo significativo le prospettive globali per la crescita economica e l'inflazione nei prossimi anni. La possibilità di ridurre parzialmente il potenziale di crescita dell’Eurozona resta subordinata ai grandi programmi di investimento, come il Green Deal. La debolezza dell'euro a breve termine potrebbe persistere nei prossimi mesi. Il nostro obiettivo a 3 mesi per l'EURUSD (valore di un euro) tiene conto di quanto sopra indicato con una previsione di 1,06. Su un orizzonte di 12 mesi ci aspettiamo 1,12. Gli spread sui titoli di Stato europei potrebbero aumentare, soprattutto per la Francia. Questo offrirebbe interessanti opportunità di investimento una volta terminata la fase iniziale d’ incertezza. I mercati azionari dovrebbero invece continuare a beneficiare di prospettive economiche globali positive per il 2025-26 e della previsione di un calo dei tassi d'interesse e dei rendimenti obbligazionari.


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