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Elezioni in Francia: minor rischio rispetto a scenari estremi

Messaggi chiave:

  • L’incertezza dovrebbe proseguire sino alla formazione di un nuovo governo.
  • È possibile che l'attenzione sia meno indirizzata sulla riduzione del disavanzo di bilancio e sulle riforme strutturali, ma è improbabile che vi siano cambiamenti significativi nella politica economica.
  • La posizione generale della Francia nei confronti dell’UE dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata.
  • Prevediamo che lo spread OAT-Bund possa collocarsi tra 55 e 70pb nel medio termine.

Il secondo turno delle elezioni legislative francesi ha espresso una sostanziale sorpresa. Il Rassemblement National (RN), partito di estrema destra, è arrivato al terzo posto conquistando 143 seggi. La coalizione di sinistra Nuovo Fronte Popolare (NFP), composta da Verdi, socialdemocratici di centrosinistra ed estrema sinistra, ha invece vinto le elezioni guadagnando 182 seggi. Il blocco centrista Ensemble, che sostiene il presidente Emmanuel Macron, si è posizionato al secondo posto con 168 seggi. Nessun partito o coalizione ha dunque ottenuto abbastanza voti per formare un governo di maggioranza assoluta. Ciò lascia aperti tre possibili scenari:

  • Una coalizione arcobaleno. Questo ampio raggruppamento potrebbe includere: Insieme, Repubblicani e alcuni partiti dell'NFP come Socialisti e Verdi.
  • Un governo tecnocratico: una personalità esterna potrebbe dirigere la formazione di un governo e essere nominato primo ministro.
  • Situazione di stallo politico: se non dovesse essere formata alcuna coalizione, ipotesi che rimane comunque un rischio.

L'incertezza dovrebbe persistere sino alla formazione di un governo. Il primo ministro Gabriel Attal ha annunciato le dimissioni e il presidente dovrebbe presto scegliere un nuovo primo ministro. Il processo di nomina potrebbe richiedere diversi giorni.

È’ improbabile che ci siano cambiamenti significativi nella politica economica. Tuttavia, con una presenza ridotta di Ensemble e un'influenza più forte della sinistra, è possibile che l'attenzione sia meno focalizzata sulla riduzione del deficit di bilancio e sulle riforme strutturali. Non ci aspettiamo un'inversione di rotta delle riforme precedenti, come la riforma delle pensioni. Né ci aspettiamo che vengano attuate molte nuove riforme.

Se si dovesse formare una coalizione arcobaleno, verrà probabilmente approvato un bilancio con accordi, su misure e politiche fiscali, limitati. È altrettanto improbabile che in questo scenario vengano sostenuti incrementi consistenti della spesa pubblica. Il rischio maggiore è che non venga formato alcun governo e che non venga adottato alcun provvedimento di bilancio. In questo caso, il bilancio 2024 sarà riconfermato con la conseguenza di una stretta fiscale a causa della mancanza di indicizzazione di alcune voci. Nei due scenari di un governo arcobaleno e di uno stallo vediamo dunque un rischio che i piani del governo non siano in linea con le raccomandazioni fiscali della Commissione europea con conseguenti tensioni con la Commissione nella ricerca di un compromesso negoziale. 

La posizione generale della Francia nei confronti dell'UE dovrebbe rimanere sostanzialmente invariata. Il nuovo governo non sarà necessariamente un sostenitore convinto dell'integrazione europea come un governo guidato dal gruppo Ensemble, ma è anche altrettanto improbabile che abbia un’ impostazione fortemente euroscettica.

Il mercato ha dunque scongiurato il rischio di scenari estremi: Il CAC 40 era in leggero rialzo questo lunedì mattina, e lo spread dell'OAT a 10 anni è leggermente più stretto (66pb), proseguendo il trend della scorsa settimana. Prevediamo che lo spread OAT-Bund possa attestarsi potenzialmente tra tra 55 e 70pb nel medio termine.

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